mercoledì 12 marzo 2008

la Campania violentata

Vorrei che per prima cosa si considerasse il fatto che il crimine perpetrato in Campania è un crimine che coinvolge tutti noi, assolutamente tutti.
Prima di tutto perché hanno violentato una terra fertile e bellissima.
Poi hanno ucciso esseri umani (i campani).
Poi i prodotti avvelenati e non controllati (perché non capisco come quelle terre alle istituzioni nazionali non risultano inquinate…) arrivano sulle nostre tavole. Beppe Grillo ha fatto la battuta su come i napoletani devono scrivere sui loro prodotti “made in china”… ma non è tanto una battuta, avviene realmente, perché nessuno comprerebbe prodotti pieni di diossina e altre schifezze omicide.
Questo disastro è stato lasciato sviluppare e poi crescere sotto gli occhi delle istituzioni, regionali, locali e nazionali, troppe volte complici.
Perché la magistratura e quei pochi uomini onesti sono stati lasciati soli, contro la mafia.
Perché la gente del posto ha paura, ha imparato a vivere con la camorra, troppe volte ad aiutarla.
Perché la camorra non poteva fare un bel niente se le industrie di tutto il paese (con tutte le stronzate che dicono i leghisti e altri…) rispettavano l’uomo e l’ambiente e le leggi.
Perché se l’italiano avesse il senso del giusto, della giustizia, il coraggio di impegnarsi anche per il vicino, il coraggio di vedere oltre il proprio naso questa situazione poteva essere fermata in tempo.
Qui c’è la colpa di una grossa parte del popolo italiano. Un esempio per tutti: l’operaio che viene incaricato di buttare rifiuti tossici nelle acque vicino a casa propria, che lo fa senza opporsi minimamente, senza neanche denunciare col tutto che si trova a fare il danno più immediato a se stesso e alla sua famiglia.
E di operai cosi è piena l’Italia…come di imprenditori criminali che si accordano con la mafia…
Come intervento urgente sarebbe da introdurre il crimine ecologico come crimine omicida -stragista. E prevedere pene importanti senza possibilità di sconti, nessun tipo di sconto.. galera per 30 anni, ma sicuri.. e impiego dei condannati nella bonifica dei siti contaminati, in modo che una volta scontata la pena capiscano quello che hanno fatto, anche a loro stessi.
E la cosa fondamentale è l’informazione, abbattere l’ignoranza che sull’ambiente è un abisso. Formazione ai professori (che sono molto ignoranti anche loro…) che possano formare un cittadino rispettoso della regole e della salute pubblica. A cosa serve sapere tradurre Cicerone se non sai che non bisogna buttare le cartacce per terra, fare la raccolta differenziata, non buttare le batterie nel cassonetto normale e cosi via!? Non serve a niente Cicerone! Non ci salva dal tumore che ci provochiamo con i comportamenti di tutti i giorni.
Ognuno di noi è responsabile con i nostri consumi, con le nostre scelte quotidiane… e ognuno di noi deve cambiare, lo deve a se stesso prima che agli altri…bisogna avere rispetto per l’essere umano e quindi di conseguenza per le regole.

Tanto per notizia .
Roma si trova in una situazione simile a quella di Napoli, la raccolta differenziata è bassissima, e la produzione di rifiuti aumenta.
Malagrotta è ormai satura, doveva gia essere chiusa quindi se non ci diamo una mossa con la riduzione dei rifiuti e la differenziata ci troveremmo invasi dai sacchetti come a Napoli, e dalle malattie…senza parlare di tutte le piccole discariche sparse per la città, in periferia, sui bordi della linea ferroviaria…prima di cominciare a nuotare nella nostra stessa merda cerchiamo di fare qualcosa…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Laura, complimenti per il post inc...avolato ;-)
Bella l'analogia differenziata- Cicerone!!
Continua con il tuo impegno ecologico, abbiamo bisogno di tante persone come te in questo triste momento di storia italiana.
Ingeambiente

Unknown ha detto...

Uniamoci e diffondiamo la cultura ecologica, come dice Raffaele "Chest è a terra mia!"
Marianna